Cosa è il Vamping?

Dal 2014 si sente parlare di Vamping. Ma cosa è realmente? Si tratta di un fenomeno molto diffuso negli Stati Uniti che è ora presente anche in Italia. Al termine Vamping è stato attribuito un significato allusivo: “vampiri dei social media”. E chi sono questi vampiri dei social media? Purtroppo sono adolescenti e preadolescenti che passano le ore notturne attaccati ai loro device guardando video, chattando, ascoltando musica o giocando.  La notte è il periodo di tempo dove possono sfuggire più facilmente al controllo dei genitori in quanto questi ultimi pensano a ragione che i figli stiano dormendo.

Vamping = vampiri dei social media

Le motivazioni che spingono i ragazzi ad appiccicarsi fino all’alba sui loro monitor vanno dall’euforica sensazione di trasgredire alle regole imposte dai genitori,  al “ volere appartenere ad una comunità”, che vive delle immagini talmente invece tende a non essere percepita mentre si vive nel virtuale). 

Soffermiamoci sulle conseguenze che tale esposizione prolungata provoca troviamo quindi la mancanza delle ore di sonno consigliate per chi deve poi svolgere durante il giorno attività di carattere cognitivo. A sua volta questa privazione può portare irritabilità, variazione dell’umore, incapacità a concentrarsi, tristezza e fenomeni di depressione. Ovviamente questi stati d’animo influiscono sul rendimento scolastico, sull’attenzione e sulla vera vita sociale. Sfociando in “patologie” quale deficit di attenzione che si risolverebbero con il ripristino di una schedula di riposo.

Occuparci di tale cosa potrebbe risolvere il fenomeno tanto promosso dell’ansia da interrogazione: un ragazzo che non riposa correttamente (come un adulto del resto) per lungo tempo, potrebbe manifestare episodi di disordine mentale risolvibili con una buona dormita nelle ore consone.