Compiti a casa: che disperazione!

di Donato Salvia

La scuola è cominciata con mascherine e limitazioni, protocolli e verifiche. Presto si spera che tutto rientri in una normalità che permetta di concentrarsi sulla didattica e sull’apprendimento e quindi sul progresso del bambino nella sua istruzione.

Con la regolarizzazione della frequenza presto riprenderanno i compiti a casa, ovvero quelle attività in cui il bimbo deve proseguire la sua esercitazione e familiarità con concetti maggiori espressi in classe dai maestri.

Questo per molti genitori è un vero incubo in cui io stesso lo scorso anno mi sono trovato coinvolto. In aggiunta, nell’anno scolastico scorso, la chiusura delle scuole causa pandemia, così improvvisa e imprevedibile, ha portato molti genitori o tutori a sostituirsi anche alla figura dell’insegnante, spesso con grossi problemi.

Da questa esperienza che ho vissuto con mia nipote è nato il libro “un aiuto per …(link che porta al libro) figlio”. La ragione di tale sforzo editoriale e di questo blog, è quella di fornire dei suggerimenti pratici ai genitori, suggerimenti sostenuti da prove e fatto in coordinazione con altri più preparati di me che apprezzavano il mio sforzo.

Nel blog è ora disponibile un semplice test che puoi fare scoprendo in quale fascia ti trovi e quale suggerimenti potrebbero aiutarti in questa area dei compiti.

Nell’articolo della Onnipresenza genitoriale, l’autore cita di genitori che nella disperazione del mancato adempimento da parte dei figli, si prodigano a completare i compiti per loro.

O ancora,  l’apporto significativo al concetto della scuola come villaggio di una comunità educante, passa attraverso l’articolo di Visentin.

In ogni caso la primaria intenzione di tutti i redattori di questo blog e dello stesso libro è quello di fornire strumenti di aiuto al genitore nella sua funzione, forse la più delicata, di tutore didattico. Tutto si può riassumere in una affermazione in cui “con il sistema corretto, questa funzione può diventare da perenne fonte di preoccupazione a semplice attività quasi ludica”.

Forse ambiziosa, ma sicuramente degna di essere approfondita.

Fai il test ora e scopri se sei un genitore disperato o preparato (link)