Dentro lo schermo

Quale libertà desideriamo per i nostri figli?

La libertà e come raggiungerla è stata oggetto di speculazioni da parte di molti filosofi, ha tenuto banco nelle assemblee politiche ed è stata spesso anche usata come pretesto per muovere guerre da pazzi che avevano perso la loro all’interno dei propri incubi. 

E dopo Aristotele, Hegel o Socrate potrei mai pensare di conoscere la risposta di come si raggiunge la libertà, o la formula magica per averla sempre disponibile nell’ampolla?

No, non aspiro a tanto.

Posso però circoscrivere quel fattore senza il quale il suo raggiungimento è senz’altro una chimera.

Voglio sostenere che essa sia irraggiungibile senza la capacità di apprendere seguita dalla capacità di leggere. I due fattori non sono la stessa cosa, anche se spesso, molte delle informazioni ora disponibili ci vengono tramandate attraverso la scrittura.

L’apprendere ha al suo interno quella capacità di porsi domande, di dirigere la propria attenzione su particolari e di sistemarli così che possano essere usati. Ha in sè pratica ed uso.

L’attenzione è osservabile negli occhi dei vostri bambini in quello sguardo sveglio, mai domo, pregno di curiosità, quello che in passato era chiamato “occhietti furbi”.

La lettura è secondaria ma non per questo meno importante.

Senza la capacità di apprendere, la capacità di leggere ha una resa molto meno utile.

Apprendere informazioni dalla lettura senza lo stimolo curioso di utilizzare le informazioni per modificare in meglio l’ambiente, fa diventare lo scibile come una valigia piena di vestiti molto eleganti ferma nel reparto oggetti smarriti di una stazione. Ricco ed inutile.

Ma torniamo alla libertà.

Come forniamo i sopra detti strumenti di libertà ai nostri figli (apprendimento, lettura, attenzione libera e curiosità) ?

Sicuramente una delle cose da fare è sostenere la loro partecipazione alla vita degli adulti così che non venga svilita la loro presenza mentre tu prepari un dolce o cambi la gomma della tua automobile. Dovresti appoggiare la loro offerta di aiuto e il loro tentativo di fare pratica (passaggio indispensabile nell’apprendimento) nonostante il tempo che potresti perdere.

Per l’abilità del leggere il discorso è più complesso e non basterebbe un articolo per trattare il soggetto, ma in qualità di genitori bisognerebbe lavorarci. La capacità di assimilare le parole, tradurle in concetti e gestirle con maestria è però così importante che più di un addetto alla didattica ci ha dedicato dell’inchiostro(*).

Sequenza di come il tempo/schermo blocca attenzione, creatività e vita.

Una delle cose che potrebbe contrastare se non danneggiare in modo definitivo questi requisiti alla libertà, è parcheggiare i propri figli davanti a degli schermi durante il loro pranzo così che mangino, durante i vostri mestieri così non siano in mezzo ai piedi o durante la cena con gli amici al ristorante perché “anche io devo avere i mei spazi”.

La libertà non può essere quale gioco giocare alla play station.

L’apprendere e la lettura sono strumenti primari di libertà.

Sicuramente la mia campagna contro l’abuso del tempo/schermo mi porta ad assumere un punto di vista sul soggetto molto talebano. Ma qualunque onesto osservatore converrà con me che l’attenzione e la capacità di dirigerla vengono cancellate dal flusso di immagini che vengono vomitate in faccia da un device, immagini che conducono i ragazzi e bambini a credere cose non reali e li fanno sentire attivi per il numero di like o di persone uccise nel videogioco appena concluso. E senza attenzione perdiamo l’apprendimento e la possibilità di leggere.

La libertà diventa allora più distante.

Spero di avervi ospiti al mio seminario e laboratorio il 1 ottobre che si terrà a Cantalupo Ligure (AL).

(°) vedi articolo sul vocabolario https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7107385010357215232/

Conferenza tenuta a Sant’Angelo Lodigiano

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