Un nuovo libro

Ho creato la collana Genitori Attenti in cui sono inseriti i libri in ordine di pubblicazione: La scuola Facile per Genitori Impegnati e Digintossicato perché credo che i genitori possano e debbano avere controllo della famiglia. Loro sono le persone che naturalmente hanno la responsabilità di farla andare bene. Tutti coloro che cercano di sminuire questo pensiero sono o pazzi o in malafede.

A questa collana si è ora aggiunto, a buon motivo, La Privacy spiegata ai ragazzi, libro uscito proprio in questi giorni e indirizzato agli adolescenti.

È stato fatto un duro lavoro per tenere il prezzo del libro basso. Esso non va, come gli altri due, a sovvenzionare la campagna Fuori dagli schermi è tutto un altro mondo. È importante condividerlo con i giovani e non volevo che il prezzo fosse un problema.  

Questo è il passaggio indirizzato ai docenti che condivido in questo articolo/post così che possa essere letto anche da altri.

Ai Docenti

Caro studente, non è necessario che tu legga questa premessa. È una palla* pedagogica che devo scrivere per convincere gli insegnanti a far leggere questo libro.

*  Palla da Treccani fam., fig. Discorso, ragionamento, libro, film, situazione  insoddisfacenti, noiosi e simili.

“Non è necessario” non significa che tu non possa leggerla, se lo desideri.

Caro docente, nel libro “Cambiare la scuola si può” del Professor Daniele Novara, si introduce il concetto di una scuola dove si possa imparare dai compagni (pag. 49): “La vicinanza cognitiva fra coetanei o compagni poco più grandi favorisce l’apprendimento.”

Nella pratica e nella vita reale questo avviene normalmente ad un punto tale che quando ho letto quel passaggio l’ho appreso e lo sto usando nel mio libro avendolo preso dal suo. In aggiunta mi sono chiesto quanto fosse stupido tutto il lavoro che viene fatto per evitare che i ragazzi copino, togliendo loro quel lavoro di squadra che invece nel mondo reale avviene.

Nel proseguo delle loro professioni, i ragazzi

(diventati uomini) collaboreranno con altri facendosi suggerire, aiutare, scambieranno collaborazioni dando forma alla più fondamentale delle creazioni: la società.

Trovami una professione che non si appoggia su un’altra per migliorare ciò di cui si occupa potendo quindi dare miglior supporto alla comunità intera.  L’osmosi è parte della naturale crescita di qualsiasi società.

Nel pratico i ragazzi imparano molto dai loro coetanei che per natura raccolgono la loro fiducia.

Questo può diventare anche dannoso. Ad esempio, i ragazzi possono essere informati sulla droga dal pusher più grandicello. (Su questo fatto si basa l’attività di Enrico Comi che va nelle scuole a parlare di droga, non dicendo di non usarla, ma raccontando la sua storia di ragazzo tossico dipendente così che i giovani conoscano la verità sui danni piuttosto che la bugia sui vantaggi che degli “amici” possano dirgli).

Palazzo delle Nazioni Unite dove i Diritti Universali sono stati creati. Il numero 12 è il Diritto alla Privacy.

Considero che parte del loro apprendimento, forse la metà, passi dai loro compagni e questo proseguirà nella vita. Ritengo quindi vitale che loro abbiano un punto di vista su cosa è giusto e cosa è sbagliato nei consigli che riceveranno e a loro volta daranno e che abbiano rispetto della Legge non per un’imposizione, ma per la comprensione sul soggetto del giusto.

Ma tornado a questo testo, mi farebbe piacere se lo sviluppo intorno ad esso seguisse il concetto del Mutuo insegnamento. Così facendo potremmo far conoscere il soggetto del Diritto come fonte di benessere sociale e non come imposizione.

A breve incontreranno il loro primo Codice (quello della strada) per ottenere la patente. Questa verrà consegnata non perché avranno capito quanto il rispetto del Codice della Strada (una delle codifiche di comportamento più precise che io conosca) sia importante, ma perché avranno superato un esame basato su una serie di domande contorte che la mente umana ha sviluppato. Gli verrà chiesto di conoscere le risposte alle domande, non la logica del Codice. (1)

Questo libro però ha la presunzione di poter, attraverso le novelle che andranno a leggere, coinvolgere il ragazzo ad un punto tale che lui apprenderà il cosa è giusto con piacere e non perché è impegnato a superare un esame.

Esistono molte campagne per contrastare il fenomeno del bullismo o del Cyberbullismo. Sono sicuro siano di successo. Ciò non di meno, questo libro può essere una lettura complementare e piacevole per i ragazzi. Non l’avrei proposta se avessi avuto un dubbio a riguardo.